Emergenza Covid-2019 - Indicazioni utili

Per tutte le informazioni relative all'emergenza Covid-2019, si invita a consultare la pagina web https://www.unipd.it/coronavirus-comunicazione-rettore
La pagina è costantemente aggiornata e include anche una sezione dedicata alle FAQ. 

Come da comunicazione del Direttore Generale del 12/03/2020, si precisa che:  

-   a tutto il personale docente, ricercatore e CEL si raccomanda di svolgere le proprie attività istituzionali da remoto, limitando al massimo gli accessi alle strutture dipartimentali;

-    gli assegnisti di ricerca, i dottorandi e le dottorande e il personale di ricerca non strutturato potranno accedere, tramite badge personale, nelle sedi dell’Ateneo solo se autorizzati dal diretto Responsabile, e di concerto con il Responsabile della struttura accademica;

-    tutto il rimanente personale TA avrà cura di concordare opportune misure organizzative al fine di prestare la propria prestazione in modalità Lavoro Agile.


Per il personale dell’Ateneo (docente, tecnico ed amministrativo, assegnisti, dottorandi, collaboratori, borsisti di ricerca e personale ammesso nelle strutture universitarie anche se non convenzionate) è disponibile il servizio di Medicina Preventiva attivato in collaborazione con l’Azienda Ospedaliera di Padova.

In caso di sintomi  che possano suscitare il sospetto di aver contratto il Nuovo Covid 19, oppure in caso di contatto stretto (all’interno del posto di lavoro) con collega affetto da Covid-19 o positivo al test, il personale deve mettersi in contatto con il servizio di medicina preventiva dei lavoratori universitari chiamando i seguenti numeri:

049 8271653 o 049 8218176

o all’indirizzo di posta elettronica: serv.medicinapreventiva@unipd.it
dalle 8.00 alle 16.00 dal lunedì al venerdì.

A seguito della segnalazione il servizio di Medicina Preventiva effettuerà il triage al richiedente.
Si possono presentare due situazioni:
a) Il richiedente è considerato non a rischio: di conseguenza può continuare con le normali attività;
b) Il richiedente è considerato a rischio: il servizio prescrive l’attivazione delle procedure previste dai protocolli sanitari.